Ieri è stata una giornata strana. Tenendo (come faccio sempre), le all news in sottofondo in redazione, ho visto ora dopo ora, fisicamente, crescere il cordoglio per la morte di Pino Daniele.

I canali di news hanno colto il fenomeno, forse l’hanno propiziato. (Poi si è aggiunta anche Rai 1). La cosa strana qual è? E’ che Pino Daniele, diciamocelo, da vivo non ha mai smosso le grandi folle, non è mai stato Vasco o Lorenzo o Baglioni. Eppure la sua morte è stato un grande racconto collettivo, una grande commozione generale. Allora voglio dire quattro cose: 

1) Siccome Pino Daniele ha scritto canzoni meravigliose

2) E’ stato con Avitabile, Esposito, Senese il Re di una Napoli mitologica, che non c’è più

3) E’ stato l’amico di un grande e indimenticato amico di tutti, come Massimo Troisi

4) Siccome era un artista e un poeta vero

Per favore, non aspettiamo il giorno della morte, per trasmetterne repertorio e parole. Non vale solo per lui (e aggiungo Mango), che non ci sono più, ma per tutti i grandi come lui, come loro, che da vivi dimentichiamo sistematicamente, e da morti piangiamo inconsolabilmente.