Miss Italia impiega 21 ore in treno da Paola (Cosenza) a Salsomaggiore (Parma)
Lo dice. Ma invece di scusarsi, Trenitalia quasi s’incavola
E manda al CorSera una piccata letterina (che riporto)
Dò a Trenitalia 5 consigli + 1
5 consigli + 1
Cosa avresti dovuto fare tu, Trenitalia, quando Miss Italia, dicendo la verità, ha raccontato che per arrivare a Salsomaggiore ha impiegato 21 ore in treno (una media di 45 km all’ora)? Cosa avresti potuto fare? E invece cos’hai fatto?
Avresti potuto:
1. Inviare a Miss Italia un biglietto di scuse
2. Inviare a Miss Italia un mazzo di rose
3. Chiedere a Miss Italia di diventare la tua testimonial
4. Tacere. Come fai quando ti diciamo che l’aria condizionata non funziona, i bagni sono sporchi, le carrozze vecchie, le porte non si aprono.
5. Varare in suo onore un nuovo treno: Perla della Sila (pulito e puntuale)
ps: se vuoi una consulenza te la dò volentieri.
Quello che non dovevi fare, però, è quello che invece hai fatto: scrivere la lettera che hai scritto.
La trovate sotto.
Rosario Carello
Dal Corriere della Sera di lunedì 20 settembre.
Scrive Federico Fabretti (direttore centrale Relazioni con i Media Ferrovie dello Stato)
«Il Corriere del 16 settembre ha arricchito la cronaca del concorso di Miss Italia con il resoconto del viaggio in treno che la neo miss ha compiuto dalla sua Calabria a Salsomaggiore. Le 21 ore impiegate sono da imputare alla scelta di una combinazione di viaggio, purtroppo, sbagliata. La futura miss avrebbe potuto infatti coprire la stessa distanza in meno di nove ore.
«Sarebbe bastato partire da Paola alle 8,31 per arrivare a Fidenza alle 17.26: 8 ore e 55 minuti, viaggiando in Eurostar e cambiando a Roma e Bologna. Oppure avrebbe potuto prendere l’Intercity delle 11,33 che, senza cambi, l’avrebbe condotta direttamente a un passo dalle terme, alle 22.45. Undici ore con un biglietto che, se acquistato in anticipo, le sarebbe costato anche meno di quanto ha effettivamente speso.
«Alla nuova reginetta vanno i nostri più sentiti complimenti per la conquista dell’ambito titolo e, per quando deciderà di viaggiare di nuovo in treno, il consiglio di consultare con attenzione l’orario di Trenitalia, dal sito ferroviedellostato.com, attraverso i nostri call center, nei nostri uffici di assistenza o in una delle 3.400 agenzie convenzionate».
Risposta di Elvira Serra, la giornalista che sul Corriere aveva lanciato il caso
«Il dottor Fabretti ha omesso di precisare che la combinazione di viaggio «giusta» avrebbe richiesto una spesa economica ben diversa da quella sostenuta da Miss Italia 2009 muovendosi a bordo di treni Espressi e Regionali in seconda classe. Gli ricordo poi che Maria Perrusi non ha un computer e una connessione Internet e vive a San Biase, paesino di 278 abitanti, che non ospita una delle 3.400 agenzie convenzionate con Trenitalia».
Una volta era il cliente ad avere sempre ragione…
Noi che abitiamo nel profondo sud sappiamo bene che viaggiare non è sempre piacevole. E purtroppo la situazione delle autostrade è ancora più disastrosa nonostante da anni tanti uomini lavorano col sole e con la pioggia.
Io pero’ farei una domanda a “TreniNord”: perchè un Eurostar che da Roma viene giù, non è lo stesso Eurostar che per es. da Bologna va a Padova?
Ho avuto il piacere di fare quella tratta… addirittura pure le riviste dell’azienda sui tavolini e per ogni passeggero le buste di carta con il logo, in ricordo del viaggio!
Italia. Stazione d’Italia. 😉
Mentre riconosco i limiti della RFI e FS (da catanzarese che vive al nord dal 1992, che consegna alla stazione di arrivo un reclamo OGNI VOLTA che FS ‘sgarra’) non posso che esprimere sdegno per come è stata trattata questa vicenda. Non riesco a capire come la reginetta abbia potuto impiegare così tanto (senza perdere treni o scegliere itinerari folli) dato che il percorso notturno più lungo richiede circa 14 ore mentre quello diurno sensibilmente meno. Per cui presumo che la miss abbia scelto di coprire il tragitto Paola-Salsomaggiore viaggiando con dei treni regionali, cosa assurda, OVVIAMENTE dispendiosa di tempo, e per la quale non è assolutamente possibile incolpare trenitalia. Il resto è inutile demagogia.