Molti morti a sud di Lampedusa, nell’affondamento di un barcone. A bordo c’erano 400 persone. Già decine di stragi fa, avevamo tutti, in coro, ripetuto che non doveva più ripetersi una cosa del genere. Che era indegna. Il Governo Letta aveva predisposto un efficace pattugliamento della costa, chiamato Mare Nostrum, che ha soccorso in questi mesi decine di barconi. Ma siamo in campagna elettorale, e contro Mare Nostrum, cioè l’aiuto degli italiani (mentre il resto d’Europa se ne frega), hanno sparato in tanti. “E’ costoso”, hanno scritto. “E’ un buttadentro”. “Incoraggia l’immigrazione”. Ora, nonostante Mare Nostrum ci sono di nuovi molti morti. Qualcuno avrà la decenza di tacere? O dovremo ancora sentire lezioni?
Padre Giovanni La Manna, gesuita che guida il Centro Astalli per i rifugiati, chiede di nuovo canali umanitari sicuri. Chi avrà il coraggio di rilanciarla in politica?
“Nuovo naufragio, 200 profughi salvati, si teme per altri 200”. Non serve il cordoglio ma il coraggio per stabilire canali umanitari sicuri.
— p. Giovanni La Manna (@PLamannag) 12 Maggio 2014