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Che sta succedendo a Napoli? Quando la morte scivola addosso

Mary Liguori e suo Papà Vincenzo, nel giorno della laurea della ragazza
Mary Liguori e suo Papà Vincenzo, nel giorno della laurea della ragazza

Scrivo il dolore che mi ha fatto ieri leggere sui giornali di quella collega napoletana, giornalista de Il MattinoMary Liguori, che, inviata dal suo giornale dopo un omicidio a San Giorgio a Cremano, ha scoperto che una delle vittime era il padre, persona perbene, uccisa perché testimone.

Siamo abituati a tutto e tutto ci passa addosso facile. Siamo convinti che la lotta alle mafie è vinta e viviamo il riposo dei giusti. Ma a Napoli si muore così: nell’indifferenza di chi ha visto (zero testimoni alle 18.30 in una zona affollata) e di chi non ha visto (il resto del Paese).

Scrivo il dolore ma anche una domanda: che sta succedendo a Napoli? Tra spazzatura incontrollabile, morti come al Far West e quell’altra assurda storia: la vicenda della ragazzina rimasta chiusa tra le porte del bus, mentre scendeva, e trascinata per centinaia di metri. Morta pure lei, vittima di un’altra disattenzione.

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Se il detenuto ha la precedenza

lavoro
SICILIA: scandalo o giustizia?

In Sicilia 3200 persone (molte delle quali ex detenuti) sono state assunte a tempo indeterminato dalla Regione.

E’ l’atto finale di un percorso cominciato con contratti di 3 mesi e finito con un lavoro di quelli che neppure i 30 e lode sognano più: per tutta la vita.

Prenderanno meno di 1000 euro al mese, ma lo faranno tutti i mesi.

In cosa consiste il lavoro? Non è molto chiaro a nessuno (a giudicare da quanto ho potuto leggere), ma il 27, quando incasseranno lo stipendio, tutti sapranno benissimo cosa fare.

Negli uffici della Regione si stanno verificando veri psicodrammi. La Stampa racconta di una donna costretta a lavorare con l’uomo che alcuni anni fa l’ha scippata, mandandola quasi all’ospedale. La signora trema quando lo vede, ha paura.

Domanda: è giusto?

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Tre donne protagoniste ad A Sua Immagine

Sono tre donne, forti e coraggiose, le protagoniste questa settimana di A Sua Immagine.

La prima (in ordine di apparizione) è Chiara M., l’ospite della puntata di sabato. Colpita da una malattia rara che le ha stravolto anche il viso, è uno dei volti più belli trasmessi negli ultimi anni in tv. Le sue parole stanno conquistando tantissime persone, a giudicare dai messaggi che sto ricevendo.

La seconda è Antonia Arslan, una delle più grandi scrittrici italiane, che domenica mattina ci racconterà il suo viaggio di andata e ritorno dentro e fuori dal coma.

La terza è Anan, che con il suo videodiario da Baghdad continua ad informarci sul dramma dei cristiani in Iraq, dove vive.

A queste tre donne va il mio grazie più profondo.

I poveri protestano a viso scoperto. I mafiosi e i terroristi no

Violenze a Roma
Violenze a Roma

Se quella di ieri che ha bruciato il centro di Roma è stata una tempesta, di violenza, di stupidità, di dubbi (gli incappucciati chi sono? si potrà sapere prima o poi?) quella che sta seguendo adesso non è quiete ma un imbarazzante silenzio.

Tutti dovrebbero condannare con parole inequivocabili e prendere distanze ampie e certe, da quei bulletti col cappuccio, mafiosi metropolitani. Tutti: politici, movimenti studenteschi, istituti occupati.

Invece ho rivisto il classico copione. Che per il politico funziona così: Continua la lettura di I poveri protestano a viso scoperto. I mafiosi e i terroristi no