Tutti gli articoli di Rosario Carello

Sono nato a Catanzaro nel 1973 e sono giornalista professionista. Dal 2008 sono autore e conduttore di A Sua Immagine su RAI1. Nel 2009 ho fondato A Sua Immagine giornale, la versione cartacea del programma, con i commenti al Vangelo del giorno scritti dai vescovi italiani. Dal 2011 scrivo una rubrica settimanale su Famiglia Cristiana. Faccio questo lavoro (in varie forme) da quando avevo 17 anni. Prima di RAI1 ho fatto parte della redazione giornalistica di TV2000, lavorando al TG, ai programmi culturali, ai servizi religiosi e conducendo per un anno il talk quotidiano Formato Famiglia. Per oltre dieci anni sono stato autore e conduttore radiofonico, ho scritto editoriali per Avvenire, diretto per l’AVE un dvd-reportage sull’Azione Cattolica in Italia e collaborato con numerose riviste. Miei testi sono usciti per la Carello Editore e un saggio “La cronaca e altri racconti” è stato pubblicato nel 2008 dalla San Paolo. Dal 2008 curo www. rosariocarello.it, un sito di idee, di discussione, di documenti, a volte di polemiche.

Padre Dall’Oglio su Rai 1

Da domenica 11 marzo il commento all’Angelus, ad A Sua Immagine su Rai 1, arriverà dalla Siria.

Sarà il gesuita padre Paolo Dall’Oglio, in diretta, a commentare le parole di Papa Benedetto XVI.

Padre Paolo è il fondatore della comunità monastica di Mar Musa (foto sotto), ed è il motore di un dialogo straordinario tra cattolici, come lui e i fratelli della Comunità, e i musulmani.

Ora il regime siriano ha deciso di espellerlo, e se non l’ha ancora fatto è per la risposta di migliaia di persone che hanno manifestato il loro parere contrario.

Nei giorni scorsi un gruppo armato ha assaltato il monastero, cercando armi e soldi. Non ha trovato nulla ma secondo padre Paolo in realtà cercavano lui, in quel momento, casualmente, lontano.

La situazione in Siria è drammatica. Fonti vaticane hanno dichiarato che si spara anche ai bambini di pochi mesi. Continua la lettura di Padre Dall’Oglio su Rai 1

La vecchia politica contro Riccardi

La polemica contro Andrea Riccardi è il rantolo di un vecchio modo di fare politica, arrogante e inconcludente.

Cos’è successo? Riporto da Repubblica (che ha i maggiori dettagli sull’episodio) la cronaca virgolettata del dialogo incriminato:

“Hai visto cos’è successo oggi?” [dice il ministro Severino al ministro  Riccardi, in merito alla vicenda che ha portato all’annullamento del vertice Alfano-Bersani-Casini. NdR].

Riccardi: “Alfano voleva solo creare il caso. Vogliono solo strumentalizzare, ed è la cosa che mi fa più schifo della politica, ma quei tempi sono finiti. Loro hanno grossi problemi nel trovare l’accordo sulla legge elettorale”.

Come vedete è un dialogo privato tra due persone, per giunta colleghi, captato per caso da giornalisti e poi riferito.

I capigruppo PDL alla Camera e al Senato, Gasparri e Cicchitto, dicono di offendersi, montano un castello di rabbia, ci saltano su e cominciano ad urlare la richiesta di dimissioni.

Dimissioni perchè? Per avere avuto delle idee? Per averle espresse non al mondo, ma pudicamente in un dialogo privato? Dimissioni perchè non la pensiamo tutti alla stessa maniera? Dimissioni contro chi ha un pensiero diverso dal tuo? Continua la lettura di La vecchia politica contro Riccardi

VEDI – Domenica 4 marzo

Continua il viaggio nel cuore dell’uomo.

La seconda puntata del ciclo dedicato alle tentazioni: al centro la vanagloria.

Interventi di padre Carmine de Filippis, cappuccino, esorcista; padre Innocenzo Gargano, monaco camaldolese; Massimo Giletti.

La puntata è andata in onda domenica 4 marzo.

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Simona sul palco

La foto e l’inizio del mio articolo uscito questa settimana su FAMIGLIA CRISTIANA.

Sanremo, Italia. 

Con un piede ben piantato a terra e l’altro in aria ad indicare il cielo, Simona Atzori danza al Festival di Sanremo e all’improvviso quel palco vola; sulle ali di Simona, per tre minuti, balla lontano da tatuaggi faunistici e polemiche: praticamente un miracolo!

Simona non ha le braccia ma ha un grande talento che ha emozionato gli italiani. Non solo.

Simona ha reso la disabilità elegante anche agli occhi di chi ancora la vede mostruosa.

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