Scrive Paola (dal Corriere della Sera): «Al mattino, quando mi sveglio da sola, sempre da sola, guardo i miei occhi da quarantenne, e mi domando «dove»-«cosa» c’è di sbagliato? Non mi reputo orrenda, né antipatica, né sciocca… (…) e il desiderio di condivisione, di coccole e scambio con un uomo è ogni giorno più preponderante».
È la single infelice, come la chiama il Corriere, sul cui forum gli uomini l’hanno attaccata mettendo in dubbio la sua moralità e le donne, peggio, si sono incavolate: è lecito ad una 40enne del 2009 pensarla come la bisnonna? Secondo loro il desiderio del matrimonio è roba d’altra epoca. I comportamenti, anche quelli più licenziosi, sono giustificati, ma il bisogno di essere amati, no. La grande questione educativa tocca qui una delle sue ferite più aperte: l’educazione sentimentale.
Dove, come, quando i giovani la ricevono o non la ricevono? Come fa una donna a scoprire una parte di sé solo a 40 anni? Come viviamo le nostre storie d’amore fino a quell’età? Quanto l’idea di un progetto, e non solo quella di un sollazzo, è chiara e presente in chi dice di amare? Proviamo a parlarne qui nei prossimi giorni, partendo anche dalle vostre esperienze? Aspetto di leggervi, donne e uomini.
Rosario Carello
Che bello leggere di argomenti del genere! Mio fratello, che ha 18 anni, ragiona come un pupazzo, educazione sentimentale zero.
Io che ho 34 anni e sono single, spero s’innamori prima di fare male a troppe ragazze.
Io com’ero a quell’età? Che valore ho dato ai baci che ho dato? Sono sempre stata timida, i miei amici dicevano seria, tuttavia non avevo la maturità di oggi
Uomini con un progetto non ne ho mai visti. Ho paura di non trovarne mai. Quella lettera potrei scriverla io fra 10 anni
Come fa una donna a scoprire una parte di sé solo a 40 anni? Come viviamo le nostre storie d’amore fino a quell’età?
Eppure ci sono donne sole… che non hanno mai amato fino a quella età, perchè la troppa educazione sessuale le ha portate a non accettare le storielle e son rimaste sole. Ora a 40 anni gli uomini sono tutti impegnati e sono sole. E’ facile parlare così quando si è in coppia… Non scenda ai livelli degli opinionisti televisivi che hanno sempre la parola giusta ma per gli ALTRI!
Anna, innanzitutto auguri per l’onomastico di oggi.
Non so quanti anni tu abbia (o lei abbia) ma nelle mie parole non c’è offesa.
La domanda (“come fa una donna a scoprire una parte di sè solo a 40 anni?”) vuol dire: che educazione ai sentimenti viene fatta oggi?
Tu parli di “troppa educazione sessuale che (…) porta a rimanere sole”. Ma cosa vuol dire “troppa educazione”?
E’ quella che impedisce di guardarsi intorno? Di desiderare di essere invitate ad uscire? di proporlo,magari, di uscire insieme?
La “troppa educazione” è quella che inibisce un sentimento naturale? che blocca un bacio sulle labbra? No, perchè se è questo non è “troppa educazione”, è paura di sbagliare. Secondo me.
Rosario
Grazie per la risposta, comunque no, è quella della responsabilità dei sentimenti…
Vede (o vedi!) anche oggi che è il mio onomastico mi sarebbe piaciuto uscire con qualcuno, ma non puoi proporlo all’infinito. L’amore purtroppo non è per tutti. A volte, anche se ci preghi su non cambia niente nella tua vita, e le uniche proposte le ricevi da uomini sposati e allora si che ti blocca un bacio sulle labbre, per la benedetta paura di sbagliare. Solo questo.
E’ triste sapere di questo protagonismo degli uomini sposati. Anna, hai ragione.
Rosario
Caro Rosario, grazie per la chiave di lettura così delicata che offre a questa odierna pagina di cronaca. Penso che l’educazione sentimentale sia una responsabilità che grava su ciascuno di noi oggi più di ieri, lavvove, invece, si assisteva ad una vergognosa imposizione sentimentale.
Al di là del modernismo bieco e relativista oggi imperante in donne che si credono autoreferenziali, non posso pensare che esista al mondo una sola donna che non avbbia mai avuto il desiserio di sposarsi. Sono una bisnonna anch’io e felice di esserlo!Perchè a 40 anni si è soli? Perchè la vita non è sempre quella che vogliamo e le cose non vanno sempre come speriamo. Resta il desiderio di essere amati però che va rispettato a 40 anni così come a 10, 80, 100.
Non volevo scrivere in questo dibattito così delicato, ma le parole di Anna mi hanno convinta!
Io di anni ne ho 32, ma va bene comunque: la 32enne senza uomo! 🙂
L’educazione sentimentale l’ho ricevuta… quante riunioni nei gruppi associativi sull’affettività, quante chiacchierate anche in casa con le sorelle più grandi. Poi la vita ti presenta una malattia che devi sconfiggere e allora non pensi agli uomini, e quando dopo anni, grazie a Dio, la situazione si risolve e torni a vivere pienamente, la solitudine inizia a sentirsi. Ti guardi attorno, magari ti proponi anche tu, collezioni dei no (dei 2 di picche…è più simpatico!), dai tu dei no, quando al primo appuntamento… tu ti prepari piena di energia e poi torni a casa triste perchè lui ti ha parlato solo di sesso. Senza pensare più alle faccie incredule, quando nell’inimità di un’amicizia, racconti che tu non hai mai avuto storie d’amore!. Ha ragione Anna, ci si ritrova a 40 anni sole… sicuramente non per paura di sbagliare, ma perchè la vita, e il progetto di vita, non siamo da sole a scriverlo. Bisogna però credere nell’amore sempre… nonostante la vita non ci abbia fatto gustare (ancora) la bellezza di condividere un amore.
nb. Ho messo “ancora” tra perentesi per Anna, perchè io non mi sposo… me lo ha detto un sacerdote! Ero andata a confessarmi in un santuario e dopo la risposta negativa alla domanda “sei sposata? fidanzata?” mi ha dato la sentenza… volevo trovare il Signore misericordioso e invece ho trovato un mago! 😉 …velata ironia (vera) per dire che anche Paola avrà avuto le sue buoni ragioni per sfogarsi così!!
L’amore è un grande dono e penso che non sia destinato a tutti nella vita.Credo nell’anima gemella ma non penso tutti possano incontrarla,nessuno sa dove sia.Ieri a trent’anni quasi tutte le donne erano sposate ma quante davvero innamorate.Oggi che a trent’anni siamo ancora single,aggrappate alla nostra carriera come cozze su uno scoglio abbiamo però la possibilità di scegliere chi sposare e quando farlo senza essere tacciate di zitellaggine….Eppure leggendo la lettera di Paola la libertà di scelta non ha reso le donne più felici di prima….Di sbagliato oggi c’è che forse più nessuno ha voglia di sacrificarsi per amore,tutto si fa per un fine materiale ed il sentimento non ha più valore.
Credo che il desiderio di amare e di essere amati non possa prescindere dalla storia personale di ognuno. Storia che si intreccia inevitabilmente con le esprienze primordiali che abbiamo fatto…ed ecco che entrano in gioco “mamma e papà”.
Ognuno di noi è portatore della propria esperienza di amore, spesso paradossale, ambigua, a volte tragica. altre meravigliosa; fatto sta che nelle relazioni che viviamo riproniamo parte dei nostri modelli. Cambiare è complesso ma sempre possibile, poichè in quanto persone ci è permesso di costrurci il nostro presente e connotarlo di significati anche nuovi, uscendo da vecchi schemi che spesso causano solo dolore e solitudine.
Quale educazione sentimentale ci puo’ essere in un paese che accetta come banali marachelle le squallide storie “puttanesche” del Presidente del Consiglio attuale? Ma se persino la Chiesa ( e anche molti cattolici)fatica ad esprimersi contro quegli atteggiamenti che ormai sono da pubblico peccatore? Su quale terreno morale dovrebbe attecchire l’educazione sentimentale che proponi?
Ciao
Non sono d’accordo sul silenzio della Chiesa. Dai vescovi ai giornali cattolici, dalle omelie (anche di peso) alle pubbliche discussioni (ti segnalo la pagina delle lettere di Avvenire di alcuni giorni fa), i comportamenti licenziosi di cui parli sono stati presi per quello che sono.
In più c’è uno studio nelle mani del PdL che sta calcolando la fuga del voto cattolico alle ultime europee.
Detto questo, e in attesa che anche la magistratura faccia chiarezza laddove è chiamata a farla, credo che i comportamenti pubblici, così come le dichiarazioni che ascoltiamo, facciano cultura e legittimino comportamenti.
Soprattutto i personaggi pubblici dovrebbero ricordare che sono modelli di comportamento. Su questo sono d’accordo.
Rosario
Rosario, mi chiedo se si possano mai educare i sentimenti laddove c’è di mezzo il cuore e le sue (sane) passioni. Non sono d’accordo con Antonio laddove dice che la Chiesa è muta: Gesù è l’educatore per eccellenza, la Bibbia ci indica nell’Antico Testamento il grande amore di Sara e Tobia. Forse dovremmo ritornare a leggere e fare la nostra la Parola, così che quell’Amore che lì si incarna ci possa davvero educare. S.
Non sono alla tua altezza, ma non ho capito questo tuo intervento. A favore di chi l’avresti scritto? – Baciatevi tutti sulle labbra e non abbiate paura di sbagliare!! – Ma tu sai come sta una donna sola? Ce l’hai un’amica single? Mi sembri incredulo che a 40-30-50 anni sa possa essere soli.
Ti leggevo con piacere in questo blog, ma mi hai deluso. L’amore è un dono non scontato, il fidanzamento è un tempo di grazia… e chi sta solo lo sa, chi è in coppia forse se lo dimentica. Ciao.
E’ un peccato, Sandra, che tu ti sia scaldata tanto. Sai perchè? Perchè l’hai fatto a vuoto: io sono d’accordo con te.
Non sono incredulo che una persona a 40 anni sia sola. Sono incredulo che a 40 si scopra sola. E fino a ieri, cosa ti aveva distratto? Ogni riferimento è unicamente al caso della 40enne di cui ha parlato il Corriere della Sera.
Con quel post volevo raccontare una cosa di cui non si parla mai: l’incapacità (impossibilità) anche per una donna (e un uomo) interessante e ancora giovane, di trovare la persona giusta. E il timore di non trovarla mai.
Problema epocale.
Questo fatto ne chiama in causa tanti: l’immaturità sentimentale degli uomini e delle donne, il fatto che fino a 40 anni si può essere presi da altre cose (carriera, successo, lavoro) e poi a 40 ci si sveglia, all’improvviso, soli.
L’idea, diffusa, che il sesso valga più dei sentimenti: che, quindi, una notte di passione è un peccato perderla, ma una vita vissuta accanto alla persona di cui si è innamorati, con le naturali difficoltà che comporta, per questa c’è tempo. E’ la cultura di questo tempo o no? Sì, a me non piace e lo scrivo qui.
Quanto siamo disposti a lottare per la persona che amiamo? Quanto spazio le diamo, in mezzo ai nostri altri impegni e passioni? La 40enne protagonista del post, forse, fino ad ora, ne ha dato poco.
Essere una coppia è un dono. C’è chi non l’ha ricevuto e la preghiera per ottenerlo è una delle più umane e giuste. E c’è chi l’ha ricevuto ma per l’immaturità dei propri sentimenti l’ha sciupato.
Spero di averti ancora tra i lettori del blog. Ciao.
Rosario
Ciao Rosario, so che ora mi odierai 😉 perchè mi trovi da tutte le parti ormai, fb, sul sito di a sua immagine, e ora anche sul tuo sito… A parte gli scherzi… Eccomi qui, anche se un pò in ritardo rispetto a quando è stato pubblicato l’articolo che commenti, per condividere la mia opinione al proposito. Innanzitutto, scrivere un post su un argomento già abbastanza sviscerato con diversi post precedenti come in questo caso, mi permette di notare che questo argomento scotta come pochi 😉 Ho notato molta sofferenza che forse non mi aspettavo… , sofferenza nell’affrontare una realtà che evidentemente è più diffusa oggi rispetto alla generazione dei nostri genitori. Generazione in cui c’erano meno motivazioni per le quali una donna si ritrovava sola a 40 anni a suo malgrado. Intendo dire che forse si liquidava il tutto semplicemente dicendo: non ho trovato la persona giusta, non era destino o cose simili non caricate di astio, eccessiva amarezza, solitudine. Attuamente la figura della donna è stravolta rispetto al passato, utilizzo questo termine “stravolta” nel senso che secondo me, molte donne si siano trovate a vivere in una società in cui ci vengono date le stesse opportunità di studiare, di formarci professionalmente rispetto all’uomo. Ciò quindi, almeno per quanto mi riguarda, ti permette di crescere senza percepire che hai una vocazione diversa rispetto all’uomo, che strutturalmente (sia mentalmente che fisicametne) probabilmente hai una missione diversa rispetto a quella dell’uomo. Questo non accadeva alla generazione precedente. A me che come sai ho 33 anni, è successo questo, solo di recente mi sono resa conto che la donna ha una missione diversa. Sono cresciuta studiando e preparandomi alla professione al pari dei miei compagni e per questo mi sono dedicata totalmente a quello che ai tempi mi sembrava essere il mio scopo nella vita, prima laurearmi e poi realizzarmi nel lavoro. Con questo dico solo che lo studio prima e il lavoro poi erano gli obiettivi, gli scopi ai quali mi dedicavo totalmente. Se poi aggiungi il fatto che l’indipendenza economica e la realizzazione di vita nel lavoro mi assorbivano totalmente, spero che passi il messaggio che ciò non consisteva nel sottrarre energie ai sentimenti, era solo perseguire ciò che sentivo in me con forza come un’esigenza. Anch’io di recente, mi sono accorta di essermi prefissa della priorità che attualmente forse tornarndo indietro con il senno di poi forse rifiuterei, ma ciò che ti posso dire sinceramente è che attualmente non voglio assolutamente parlare di se, di ma, di può darsi, in quanto sono troppo impegnata nel vivere la mia nuova consapevolezza. La consapevolezza di una Ragazza di 33 anni che ha capito solo ora cosa urlava da tempo il suo cuore, quale fosse veramente il desiderio più grande da sempre tenuto in fondo all’anima. Ora questa consapevolezza mi rende felice, gioiosa e forse attraente come non accadeva da anni. I colleghi e amici non mi riconoscono più da quanto sto cambiando caratterialmente ed esteriormente. Forse non sto cambiando, sto ritornando solo quella ragazza solare che ero quando studiavo, quando pensavo che la mia vita sarebbe stata stupenda e che avrei realizzato i miei sogni. Sono tornata la Laura che negli ultimi anni non aveva il coraggio di essere se stessa e di fare i conti con i propri desideri, compreso quello di legarmi. Ho cominiciato a cercare finalmente la mia anima gemella, sperando che nel frattempo non si sia sposata 😉 . Chissà il futuro cosa mi riserva?! Che sia l’Amore coniugale il Disegno che Dio ha per me?! E’ il momento di non recriminare sul passato, ma guardare con fiducia ad ogni giorno che il Signore ci concede di vivere! Un caro saluto, Laura
Ed il cuore s’annulla nell’ipocrisia, di essere i migliori, prigionieri di ciò che ci circonda, reclusi di un io che non vede nulla , nemmeno se stesso, eppure tu dolce donna, che vedi aldilà dell’essere, dell’apparenza, come puoi lamentarti, d’aver reso sterile, quel sentimento immenso che è l’amore, d’esser sola, te dolce donna sei la sola, che puoi illuminare ed innescare, il più grande dei sentimenti, nell’uomo che t’appare il migliore, la più grande di voi la Madonna entra nel profondo del nostro cuore, ci ama immensamente, ci protegge, ci guida , ci salva.
Ciao Rosario non ci conosciamo quindi mi presento! Sono una 51enne vedova da quando ne avevo 32.Seguo a sua immagine la domenica da poco.Il mio pensiero è che qualunque sia la scelta della propria vita,quello che conta è che la scelta è stata ben valutata e presa con la piena consapevolezza dell’intelligenza umana e con amore.Essere bisnonne o adolescenti..(l’amore non ha età)” Vivere è una missione” bella,dolce o dolorosa.Io ho scelto di crescere i miei figli,solo,con un genitore;oggi mi ritrovo alla mia età con solitudine.Cercare il compagno della mia seconda vita è più difficile,ma,avendo portato a termine lamia missione posso dedicarmi alla prossima missione con guida e l’amore di Dio
Grazie Francesca.
è un bellissimo messaggio!!
Rosario
ho 50 anni e sono sola semplicemente perche’ gli uomini non vogliono impegnarsi in modo profondo.troppa cultura del se piuttosto chedel “SI”.manca l’ autenticita’nei rapporti e ci si sceglie solo per attrazione fisica.
Oh ragazzi!
Ma che state scherzando?
Io ho appena compiuto 47 anni ed ancora non ho trovato la donna della mia vita. Mi sono innamorato più volte, ma nessuna ha mai voluto vedere il vero colore del mio cuore. E sapete che vi dico? Non ho mai baciato una donna e sono ancora vergine.
Perché? Perchè anch’io aspetto colei che possa condividere i miei progetti. la mia educazione cristiana, il mio impegno in un eventuale matrimonio. Però, a differenza di tanti altri non mi sento solo: ho degli amici fantastici ed una famiglia meravigliosa che mi danno l’amore che mi serve per tenermi a galla. Certo, mi manca quello di una donna, mi manca la complicità con una compagna e tutto il resto, ma preferisco attendere. Se le donne che ho incontrato fin’ora non mi hanno scelto è perchè non hanno capito quello che potevo offrire loro: fedeltà, amore e devozione incondizionata. Mi verrebbe quasi da dire che è lo stesso tipo d’amore che ci da Dio. Ed io attendo quest’amore terreno perchè quello di Dio ce l’ho già. E’ questo che mi spinge ad andare avanti; è questo che mi spinge a cercare ancora; è questo che mi spinge ad accettare le mie lacrime d’amore. E so che quando incontrerò la donna che potrà capire tutto ciò, il nostro rapporto sarà così bello e profondo che nulla potrà mai scalfirlo.
ciao Rosario sono approdato solo ora in questo sito e visto che non mi conoscete io sono”orchidea” e ho 47 anni anche io sono “senza un uomo “reduce da storie finite male, sprecando tempo ma soprattuto amore con uomini incapaci di amare….trovare un uomo di sentimenti “seri ” come maurizio è un miraggio!!!gli uomini che ho incontrato erano troppo immaturi per affrontare un matrimonio che è una condivisione d’amore rispetto infinito tanta complicità nelle piccole e grandi difficoltà giornaliere e aiuto morale e fisico per sorridere ogni giorno al mondo… ma quando non si trova la persona giusta si finisce ad essere soli non per scelta ma per circostanze della vita e continui a vivvere, ma con quella sofferezza nel cuore che ti fa capire che non sei completa e che forse non lo sarai mai. non giudicate chi è da solo non sempre lo è per scelta e magari sogna una vera storia d’amore.
A me spiace. Ho 36 anni, dicono piacente brillante. E non riesco a trovare una ragazza che abbia cervello e bellezza e non abbia dato il proprio corpo a qualche decina (?) di uomini prima di me. Sogno ancora la donna illibata non per complesso ma per un valore superiore, che sia anche (non solo) quello di donare qualcosa di unico all’uomo che si spera sarà l’unico. E anche di creare una famiglia solida. Per una donna così sarei disposto a molto, probabilmente tutto. Ma probabilmente resterò ad cercare. E chiudo con la saggezza antica dell’Ecclesiaste: “Un uomo su mille l’ho trovato, una donna tra moltitudini non la trovo”.
P.S: bravo Maurizio! Faccio il tifo per te. Se Dio ti mette alla prova, credo Dio anche ricompenserà.
aggiungo a Maurizio: se la tua storia è vera, mi fai essere ottimista – vale la pena non scendere a compromessi, per nulla, mai.
Ho visitato solo oggi questo sito e trovo che sia molto utile e ricco di ottime riflessioni, stimo molto R. Carrello perchè lo seguo in rai “A sua immagine.”
Ho 57 anni e purtroppo sono anch’io sola…..
non per scelta ma per un assurdo destino che non riesco a comprendere…( due matrimoni , uno finito per morte del marito, uno per abbandono del marito…)
ma credo fermamente nell’amore di Dio e sono convinta che nella nostra vita niente avviene per caso….mi sento malgrado tutto, fortunata per aver accolto il grande dono della fede….mi dedico a mia figlia e al prossimo nelle opere di bene, lavoro come insegnante e cerco di guardare sempre in positivo…. La vita è un grande dono e non dobbiamo sciuparlo…..dobbiamo sempre ricordare che anche Gesù ha portato la croce…. e noi?? vogliamo forse esserne esenti? Io non mi sento mai sola, perchè ho nel cuore il grande amore di Dio Padre, che tutto sa e tutto comprende e colma sempre la nostra solitudine. Trovare l’anima gemella non è facile… credo ci voglia anche un pizzico di fortuna…ma non bisogna mai smettere di sperare e se ciò è nella volontà di Dio e per il nostro bene ….prima o poi arriverà.
cara signora Anna, la rignzario per aver dato voce alla disinformazione; ho appena finito di leggere un libercolo pieno di gravissimi errori in campo alimentare e biologico, cosec ci uccidono di Fittipaldi. Mio marito e8 biologo e ci occupiamo di analisi alimentare dal 1981. Il suo collega, anch’esso del Corriere, scrive una sfilza di panzane, anche per nulla corrette dal punto di vista scientifico, atte solo a terrorizzare gli ignoranti , nella pif9 pura etimologia del termine, e infastidire coloro che di materia un pf2 si intendono. Ed e8 ora che certe ignobili voci vengano smentite. Quindi, grazie.
È un peccato aver esaurito l’argomento. Ci sarebbe tanto da dire ancora… L’esperienza personale della solitudine sentimentale andrebbe condivisa con persone che sanno di cosa si tratta, solo così è più facile ogni giorno trovare una ragione per sorridere comunque. Aspetto feedback…
io sono sempre rimasto single, fino a 42 anni.
Non ho ne amici nè mai avuto una fidanzata.
Sono stato sempre molto chiuso e forse egoista e distante dalle mie emozioni.
Oggi sono in cura da una psicologa perchè il dolore che ha comportato questa solitudine così lunga e le problematiche psicologiche / affettive che non ho mai curato hanno raggiunto un livello troppo alto e non so come gestirle.
Ma ora posso ritrovare me stesso quando ormai ho perso la parte piu felice e giovane della mia vita?
Oppure l’ho perso per sempre?
Questo dilemma con il quale mi sveglio spesso la mattina, e sopratutto nei giorni di ferie in cui non ho nulla da fare e non posso parlare con nessuno e nessuna al telefono e trovare un pò di conforto umano, è alcune volte lacerante e straziante.
Mi chiedo all’ultimo: perchè è successo tutto questo?