Ho trovato queste bellissime parole sul Papà (per me Mamma e Papà dovrebbero avere sempre la maiuscola perché sono nomi propri e non comuni). Sono tratte dal Messaggero di S. Antonio, diretto da padre Ugo Sartorio.
Scrive padre Ermes Ronchi, parlando di san Giuseppe:
«La paura, principio di ogni fuga, è il contrario della fede, del matrimonio, della paternità. Giuseppe non ascolta la paura».
Aggiunge Cristina Uguccioni:
«Giuseppe dice sì a questa avventura, e ci insegna a tenere il cuore aperto all’amore e al mistero, ad ascoltare la Parola di Dio, scacciando i timori che frenano la vita buona e ostacolano i legami più veri per i quali siamo fatti».
E conclude:
«Giuseppe è l’uomo che lavora. Vive di ciò che gli commissionano di giorno in giorno, come accade oggi a molti lavoratori, privi della sicurezza dello stipendio fisso. (…) Giuseppe è l’uomo che sa fare famiglia».
A partire dalle parole di padre Ermes, mi sembra un ritratto bellissimo della paternità e del Papà.
La “strana” paternità di Giuseppe rende evidente che il figlio è una realtà che, non appartenendo al padre, va educato nell’autentico rispetto della libertà e dell’autonomia dell’individuo per poi lasciarlo al mondo.
sono molto interessata ai temi religiosi e, quale giornalista, mi piace rosario carello
come conduce a sua immagine. Ne fa veramente una bella trasmissione. Dovrebbe avere più spazio.La chiesa, soprattutto quella più critica, dovrebbe essere più presente nei media. Non è possibile che vengano perpetrati stili ampiamente superati e che nella chiesa sono presenti ma rimangono in ombra. L’esigenza mia, come quella di tanti (credo) è quella di avere confronti di vasto raggio, concreti, che servono nella vita e che la interpretano. Grazie