Glielo dico chiaro al Prefetto di Napoli, Andrea De Martino, che crede di difendere le istituzioni alzando la voce contro un prete impegnato ogni giorno per la legalità.
Signor Prefetto, o come vuole che La chiamiamo, le istituzioni sono attaccate da altri nemici (e don Maurizio non La stava attaccando).
Alzi la voce per difendere i negozianti e gli imprenditori dal pizzo. Per difendere i bambini che non vanno a scuola e rubano. I ragazzi che spacciano e che comprano droga, tutti comunque vittime.
Ma non per sgridare un prete, che Le parla con rispetto. E il rispetto se lo conquisti con il Suo comportamento rispettoso dei cittadini, perché io non lo voglio uno Stato così, che alza la voce come se parlasse ai suoi vassalli.
La mia solidarietà a don Maurizio Patriciello.
Guarda il video in cui il Prefetto di Napoli maltratta don Maurizio Patriciello:
Egregio Signor (spero non si offenda per l'”epiteto”) Carello, il mio nome e’ Bruno Polistina e Le scrivo per manifestare la mia solidarieta’ nei confronti di Don Maurizio Patriciello (Lui si, impegnato con ben altro “Signore”…) e per manifestarLe il mio apprezzamento per quello che ha scritto e che, sono sicuro, non tardera’ a portare avanti nelle sedi opportune. Vorrei anche condividere con Lei il messaggio che mi e’ scaturito dal cuore e che ho inviato oggi all’Ufficio stampa della Prefettura. Glielo riporto di seguito integralmente:
From: Bruno Polistina [mailto:bpolistina@trevispa.com]
Sent: Saturday, October 20, 2012 10:28 AM
To: ‘paola.spena@utgnapoli.it’
Cc: ‘beniamino.cacciapuoti@utgnapoli.it’; ‘ufficio.stampa@utgnapoli.it’
Subject: Il perfetto Prefetto
Gentile Signora Spena,
(chiarisco subito che non ho intenzione di offenderLa con l’“epíteto” “Signora”), Le scrivo in quanto, nella Sua qualita’ di Responsabile Ufficio Stampa, credo sia tra i Suoi doveri raccogliere anche (tra le tante cose che sicuramente avra’ da fare) le considerazioni di un Cittadino prima e, poi, anche napoletano.
Il mio nome e’ Bruno Polistina, sono nato e cresciuto appunto a Napoli e, dopo diversi anni trascorsi all’Estero per lavoro (attualmente mi trovo a Bangkok), cerco ancora di trovare motivi per dichiararmi orgoglioso di essere un Cittadino Italiano (ultimamente ne trovo pochi, a dire il vero, comunque non perdo la speranza …).
Puo’, quindi, sicuramente immaginare quanto mi abbia fatto male e quanto mi sia vergognato di provenire da quella citta’, Napoli, che pure ho tanto amato e dove sono i miei affetti piu’ cari, quando ho dovuto, mio malgrado, assistere all’indecoroso spettacolo del prefetto Andrea De Martino (sicuramente da non chiamare “Signore”, termine onorifico che si riferisce a ben altra pasta d’uomo) che redarguiva, con argomentazioni evidentemente pretestuose, un prete di Caivano impegnato nella rimozione dell’amianto nel territorio della sua Parrocchia.
Non conosco i motivi che stanno dietro all’apparente “difesa delle Istituzioni” presa come giustificazione dal prefetto De Martino, per la sua ingiustificata e malaccorta sortita (probabilmente una malcelata “coda di paglia”…), ma una cosa e’ certa: noi (mi creda sono in ottima compagnia!) Cittadini Italiani non abbiamo bisogno di rappresentanti delle Istituzioni come il prefetto De Martino, che stara’ (magari in altre occasioni) anche facendo il suo dovere di Servitore dello Stato, ma davvero ha dimostrato in pubblico di non saper distinguere la forma dalla sostanza e, soprattutto, di non saper distinguere, con tutta evidenza, coloro che si impegnano ogni giorno, tra mille difficolta’, a cercare di contribuire al benessere della loro comunita’, da coloro che, invece, sarebbero veramente da perseguire, anche se adottano, in pubblico, un comportamento apparentemente ineccepibile.
Mi sembra solo l’ennesima dimostrazione della distanza che esiste tra i rappresentanti delle Istituzioni ed i Cittadini, e dell’arroganza ed autoreferenzialita’ che sempre piu’ spesso i primi dimostrano nei confronti degli ultimi, trattati sempre piu’ come sudditi e non come Cittadini della Repubblica Italiana.
Nella convinzione che fara’, naturalmente, quello che crede meglio delle mie note di cui sopra, Le porgo i migliori saluti e le auguro una splendida giornata.
Sig. Bruno Polistina
Adesso devo tornare al mio lavoro di “suddito in esilio”. La ringrazio per l’attenzione e Le porgo i migliori saluti ed Auguri di buon lavoro.
Sig. Bruno Polistina
Gent.mo Bruno,
mi permetta di ringraziarla per questo suo commento e per la lettera che ci ha allegato, meravigliosa prova di passione civile e di amore per l’Italia.
E non sarà la sola lettera, credo, che il Prefetto di Napoli riceverà.
I miei più sentiti saluti e grazie!
Rosario Carello
VERGOGNA prefetto e SOLIDARIETA’ A DON MAURIZIO.
E’ ORA CHE CERTE PERSONE LA PIANTINO DI ABUSARE DEI LORO TITOLI E TRATTARE I CITTADINI COME VASSALLI E NON COME COLORO CHE PAGANO I LORO TROPPO LAUTI STIPENDI.
La foto pubblicata è quella dell’On., ex prefetto, Raffaele Lauro e non quella di De Martino, per il quale condivido l’universale condanna e disistima.
Ringrazio Paolo per la segnalazione. La foto è stata cambiata. Chiedo scusa all’ex prefetto Lauro per l’errore.
…Rosario…non ho parole….
E’ veramente schifoso pensare che esistono ancora persone così. Fuori di quell’aula c’è un mondo fatto di persone che soffrono, lottano e sperano, mentre li dentro c’è chi ancora arrogante alza la voce per farsi riconoscere un titolo “onorifico”. Come l’avrà ottenuto il titolo? Tali personaggi dovrebbero essere schiacciati dal peso della loro saccenza!