Ecco il VIDEO e il TESTO delle parole del Papa appena pronunciate in aereo verso le Filippine.
Riguardano i temi di cui stiamo parlando su questo blog dal giorno dell’attentato in Francia, e cioè la libertà di espressione, i suoi limiti, le provocazioni, la violenza nel nome di Dio.
Leggetele perché sono di una grandissima forza, controcorrente, rispetto alla marea dei #JeSuisCharlie, i cui limiti sto evidenziando su questo blog, con moltissimi di voi, fin dal primo giorno.
Francesco poi cita Papa Benedetto, sulla mentalità per la quale la religione è tollerata ma considerata sottocultura (e basta leggere molti dei 400 commenti al post Ma Charlie è un brutto giornale, per riscontrarla).
E infine fa un esempio straordinario: “Se qualcuno offende la mia mamma, io…”
Parole di Papa Francesco in aereo verso le Filippine. 15/1/2015
LIBERTA’ RELIGIOSA E DI ESPRESSIONE
“Tutti e due sono diritti umani fondamentali: libertà religiosa e di espressione. Non si può nascondere una verità, ognuno ha il diritto di praticare la propria religione senza offendere, così vogliano fare tutti.
Secondo: non si può offendere o fare la guerra, uccidere, in nome della propria religione, cioè in nome di Dio. A noi questo adesso ci stupisce, ma sempre, pensiamo alla nostra storia: quante guerre di religione abbiamo avuto? Pensi alla notte di san Bartolomeo.
Come si capisce che noi siamo stati peccatori su questo! Ma non si può uccidere in nome di Dio e questa è un aberrazione. Certo che questo è il [pensiero] principale sulla libertà di espressione: si deve fare con libertà, senza offendere ma senza imporre e uccidere.
“OBBLIGO DI ESPRESSIONE, MA SENZA OFFENDERE”
Ognuno non solo ha la libertà e il diritto, ha l’obbligo di dire quello che pensa, l’obbligo. se pensiamo a un deputato o a un senatore e non dice quello che pensa sia la vera strada, non collabora al bene comune. Abbiamo l’obbligo, ma senza offendere, perché è vero che non si può reagire violentemente, ma se il dottor Gasbarri [e mentre lo dice si gira verso l’organizzatore dei viaggi papali, ndR], mi dice una parolaccia contro la mia mamma, ma lo aspetta un pugno! E’ normale, è normale!
Non si può provocare, non si può insultare la fede degli altri. Non si può prendere in giro la fede.
“NE AVEVA PARLATO PAPA BENEDETTO…”
Ne aveva parlato anche Papa Benedetto di questa metafisica post- positivista, che portava a credere che le religioni o le espressioni religiose, sono una sorta di sottocultura, tollerate, ma sono [considerate] poca cosa.
C’è tante gente che sparla delle religioni, che prende in giro, diciamo “giocattolizza” la religione degli altri. Questi provocano e può accadere quello che accadrebbe al dottor Gasbarri se dicesse qualcosa contro mia mamma.
C’è un limite. Ogni religione ha dignità. Ogni religione che rispetti la vita, la Persona umana, e io non posso prenderla in giro. E questo è un limite. Ho preso questo esempio, per dire che nella libertà di espressione ci sono limiti, come questo della mia mamma”.
certamente il Papa un pugno non lo darebbe…ma sono d’accordo che3 non bisogna né provocare, né offendere
Questo Papa non si smentisce mai per la sua saggezza, Dio lo benedica!